Organi collegiali
La scuola italiana si avvale di organi di gestione, rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne alla scuola: docenti studenti e genitori.
Questi organismi a carattere collegiale sono previsti a vari livelli della scuola (classe, istituto).
I componenti degli organi collegiali vengono eletti dai componenti della categoria di appartenenza; i genitori che fanno parte di organismi collegiali sono, pertanto, eletti da altri genitori.
Il Consiglio d’ Istituto è l’organo collegiale (D.P.R. 416/1974) formato dalle varie componenti interne alla scuola e si occupa della gestione e dell’amministrazione trasparente della Scuola. Il Dirigente scolastico ne fa parte come membro di diritto. La presidenza del Consiglio d’Istituto spetta ad un genitore eletto da tutte le componenti del Consiglio con votazione segreta. Elabora e adotta atti di carattere generale che attengono all’impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati.
Il Consiglio, nel suo seno, esprime mediante elezione una giunta esecutiva, presieduta dal Dirigente scolastico, che ha il compito di preparare i lavori del Consiglio e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio stesso.
Il Consiglio d’Istituto ha potere decisionale su: il programma annuale e il conto consuntivo; l’adozione del P.O.F. (Piano dell’offerta formativa); l’acquisto e il rinnovo delle attrezzature scolastiche; l’adattamento del calendario e dell’orario scolastico; la programmazione delle attività di recupero, delle attività extrascolastiche e dei viaggi d’istruzione; i criteri generali relativi alla formazione delle classi.
Il Collegio Docenti è composto da tutti i docenti in servizio nel circolo o nell’ istituto ed è presieduto dal dirigente scolastico.
Ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del consiglio di circolo o di istituto. Mantiene competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e, concorre, con autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica.
Il collegio ha potere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su:
a) l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa;
b) l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare;
c) l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni disabili e di alunni stranieri e delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica;
d) la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione;
e) la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni;
f) l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe, e la scelta dei sussidi didattici;
g) l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7 comma 2 D.P.R. 08.03.1999 n. 275);
h) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica;
i) l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F.;
l) la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento.
Formula inoltre proposte e/o pareri:
a) sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni;
b) su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze.
Il collegio elegge infine nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel consiglio di istituto.
I Consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti rispettivamente dal dirigente scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione e si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza.
I Consigli sono così composti:
- Consiglio di intersezione (nella scuola dell’infanzia): Tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato.
- Consiglio di interclasse (nella scuola primaria). Il consiglio di interclasse è composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente da lui delegato.
- Consiglio di Classe (scuola secondaria di primo grado) Tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato.
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